Blue water fly fishing

5 apr 2017

Considerazioni sulla pesca amosca delle spigole mediterranee



 Talvolta mi chiedo perché sia  così difficile catturare una spigola decente,  e per decente intendo  dal kg in su . Quando  accade  sembra così facile da far pensare  “ non è poi così complicata la pesca a mosca della spigola” se non per poi ricredersi durante le successive uscite a vuoto; allora per non fare cadere le nostre fragili convinzioni  si insiste e si cercano la notte o alla mattina presto nei posti più diversi trascurando molte delle consuetudini  , per questo  se c’è una pescatore lontano anni luce dalle  consuetudini questo è  il  pescatore a mosca di spigole:  nulla è scontato o programmabile,  si possono catturare tre pesci in una uscita e poi mesi di buio e dubbi.



Se analizzo i miei ricordi delle catture più belle e mi addentro in essi,  scopro che il minimo comune denominatore delle catture soprattutto sono state  le condizioni meteo;  certo una tattica azzeccata, la mosca giusta, la linea e l’assetto buono in acqua e un buon lancio  fanno la loro parte ma, senza le condizioni meteo marine non ci sarebbe stato nulla da fare lo stesso, non è come andare a pesca di trote in un buon fiume e “ok non bollano metto un paio di ninfe e prendo qualcosa lo stesso”. Come in nessuna altra pesca a parer mio le condizioni sono determinanti,  il colore dell’acqua ad esempio, per quello che è la mia esperienza, deve essere grigiastro come posso dire…  ho sempre preso  poco  con l’acqua color terra o cristallina… le onde devono generare schiuma ma non devono essere troppo grandi perché è troppo importante avere la linea il più possibile in contatto con la mosca.

 Riguardo le condizioni del mare e del tempo anche chi ha esperienza alle volte sbaglia, ma spesso è a conoscenza della difficoltà di scegliere il luogo di pesca in base alle condizioni meteo: accettare il fatto di arrivare e non provarci neanche fa parte del gioco.
Nelle foci, nei golfi, spesso le condizioni del mare cambiano drasticamente nell’area di pochi Km perché il vento può prendere  direzioni diverse in base alla conformazione costiera,  così ti ritrovi a correre in auto per cambiare tempestivamente posto prima che passi il momento migliore senza neppure  poterci provare.



Ritornando alle condizioni del mare, esse contribuiscono ad avere la sensibilità e il contatto sulla mosca, quando senti la mosca sinuosa lavorare bene nella corrente giusta  riesci a credere che da li a poco tempo succederà qualcosa e allora resti determinato e concentrato. Mantenere la  concentrazione per ore può essere  molto difficile,   per me lo è,  questa pesca si basa spesso su una sola occasione e il tempo che passa  fa abbassare la tensione e non aiuta a tenere lontani i pensieri negativi, inoltre ci sono le nostre teorie basate sull’esperienza personale, ma anche create dalla nostra immaginazione che  lavora di più nei momenti di calma che, a dire il vero sono la maggior parte nella pesca a mosca  di spigole nel Mediterraneo;  razionalmente si dovrebbe tenere a freno l’immaginazione, io ad esempio non riesco mai a farlo, ritrattare  le nostre teorie è un aspetto da considerare e accettare come una crescita, mai  come un fallimento.
 La cattura di una spigola è spesso la conclusione  di una serie di eventi perfetti creati da noi e dalla natura;  la pesca è spesso un mondo chiuso su noi stessi, ma se nonostante l’impegno e dopo giorni di pesca non si hanno risultati non colpevolizziamoci troppo, l’assenza di pesce purtroppo affligge le nostre coste vessate da innumerevoli razziatori di ogni tipo che hanno ridotto la specie ai minimi termini,  con un migliore stato della risorsa   la natura ci permetterebbe di pescare con successo anche con qualche errore in più da parte nostra, quindi se  catturate una nella maggior parte dei casi non sarà fortuna(questo rende anche la singola cattura davvero appagante) ma se non catturate non sarà necessariamente solo colpa vostra.

Questa disciplina richiede più tempo e dedizione rispetto alle altre, gli ossessionati dalla fretta del mondo di oggi non sono adatti.
Per concludere dal mio canto ho imparato che è meglio pensare al vento piuttosto che alle maree che restano, in ogni caso,  importanti .



Il mio personale pensiero è che il pescatore a mosca di spigole sia  un cercatore del grande, maledetto, difficile pesce; le mattanze delle piccoline fuggite da una gabbia adagiate in ordine di lunghezza sopra un battuto di cemento armato bollente non contano e sono prerogativa  di  squallidi idioti.

Il pescatore a mosca di spigole nel Mediterraneo potrà raccontare solo di poche catture.


Danilo Palermo