Prima parte
Con pesca a mosca in deriva nelle foci, intendo la pesca nei corsi d’acqua in prossimità del mare o nel mare stesso quando la corrente lo consente, quella che ha origine nella vera e propria pesca a mosca sommersa, utilizzata per catturare i salmoni o le trote nel fiume.
La tecnica è quella di lanciare una o più mosche con determinate caratteristiche con una angolazione di 45° a scendere rispetto alla corrente, farla discendere in modo spontaneo e naturale in un corso d’acqua in prossimità di una foce o nella foce stessa, simulando un pesciolino che nuota, un gamberetto, un verme ecc…
Spesso la pesca a streamer classica, cioè lanciare e recuperare uno streamer, su determinati pesci come le spigole non è sempre così efficace come si potrebbe pensare. Con acque calme e pulite, quando l’ottima visibilità spesso rende i recuperi non graditi ai pesci che fiutano facilmente il pericolo, la pesca in deriva permette presentazioni davvero naturali e insidiose.
Le spigole stazionano in corrente come trote che ninfano nella zona di incontro di acqua salata e acqua dolce, e si nutrono in quel movimento di detriti creato dall’incontro delle correnti, a volte sul fondo come un grufolatore, a volte negli strati d’acqua più alti, sino alla superficie da vero predatore.
“… vidi una spigola in una corrente di acqua cristallina in prossimità delle onde del mare, era molto vicina e stranamente non si spaventò a causa della mia presenza; saliva dal fondo come un temolo per controllare qualsiasi cosa trasportasse il torrente, feci un lancio roller corto a 45° la flatwing bianca nella corrente sembrava davvero un pesciolino e la spigola salì subito al primo passaggio in deriva, creando una grande bollata…..”
In una condizione del genere sarebbe stato impossibile catturarla con un recupero nel classico modo.
Danilo Palermo
Un buon finale