Pescare a mosca nel buio è spiazzante, la vista è il senso
che serve meno quando si è avvolti dall’ oscurità, è una esperienza molto interessante
come pescatori ma non solo, con la notte tutto è diverso anche noi che stiamo
pescando cambiamo, percepiamo con maggiore chiarezza il suono della canna e
della linea che fende l'aria, ogni onda ha un suo rumore caratteristico tanto
che poi riusciamo a capirne la grandezza solo dal suono che emettono.
Non dimentichiamo comunque lo scopo preciso, le spigole
protette dall’oscurità cacciano con più determinazione, spesso il momento
giusto è con il calare delle tenebre.
Determinante è eseguire sempre lanci in sicurezza, nel buio
molti riferimenti che spesso si usano nella tecnica di lancio diurna mancano,
la linea non si vede, se ne sente solo il suono e la tensione esercitata sulla
canna; è necessario mantenere sempre lo streamer lontano da noi tenendo conto
come sempre del vento. Pescare e lanciare di notte è più difficile, dobbiamo
fidarci di noi stessi e della nostra tecnica, ma è anche un fatto di abitudine.
La notte controllo frequentemente
lo stato della mosca e del finale, in linea di massima ogni tre lanci, in ogni caso meglio finali sicuri, cioè
piuttosto corti: 8 o 9 piedi, soprattutto se c’è molto vento.
Tatticamente è sempre meglio arrivare con la luce, studiare
il luogo di pesca in modo tale da identificare le distanze, studiare i punti migliori e le correnti,
inoltre fare attenzione a dove si mettono i piedi: notte e mare possono essere
un binomio pericoloso.
Danilo Palermo
Fine prima parte