Blue water fly fishing

10 dic 2016

Il buio e la pesca delle spigole a mosca - prima parte

                                       
Pescare a mosca nel buio è spiazzante, la vista è il senso che serve meno quando si è avvolti dall’ oscurità, è una esperienza molto interessante come pescatori ma non solo, con la notte tutto è diverso anche noi che stiamo pescando cambiamo, percepiamo con maggiore chiarezza il suono della canna e della linea che fende l'aria, ogni onda ha un suo rumore caratteristico tanto che poi riusciamo a capirne la grandezza solo dal suono che emettono.

Non dimentichiamo comunque lo scopo preciso, le spigole protette dall’oscurità cacciano con più determinazione, spesso il momento giusto è con il calare delle tenebre.


Determinante è eseguire sempre lanci in sicurezza, nel buio molti riferimenti che spesso si usano nella tecnica di lancio diurna mancano, la linea non si vede, se ne sente solo il suono e la tensione esercitata sulla canna; è necessario mantenere sempre lo streamer lontano da noi tenendo conto come sempre del vento. Pescare e lanciare di notte è più difficile, dobbiamo fidarci di noi stessi e della nostra tecnica, ma è anche un fatto di abitudine.

La  notte controllo frequentemente lo stato della mosca e del finale, in linea di massima ogni tre  lanci, in ogni caso meglio finali sicuri, cioè piuttosto corti: 8 o 9 piedi, soprattutto se c’è molto vento.

Tatticamente è sempre meglio arrivare con la luce, studiare il luogo di pesca in modo tale da identificare  le distanze, studiare i punti migliori e le correnti, inoltre fare attenzione a dove si mettono i piedi: notte e mare possono essere un binomio pericoloso.

Danilo Palermo

Fine prima parte