La pesca negli strati più superficiali è la miglior scelta quando vi è attività evidente, talvolta capita di vederle cacciare in corrente, oppure se si attua una tattica di esplorazione iniziando appunto dagli strati superficiali per poi scendere gradualmente. Questo è un buon sistema per iniziare a sondare le acque quando non si vede alcun movimento.
A mio parere una coda galleggiante con un finale di 9’ a cui legheremo uno streamer
leggero e fluttuante stile Deceiver o Flat Wing è la scelta più versatile per
attuare una tattica di esplorazione, applicando un poly leader come gli Aiflo si
possono ottenere vari tipi affondamento del nostro streamer
La coda intemedia è da considerare nelle correnti più forti, essa permette di
mantenere lo streamer sotto la
superficie, spesso i piccoli pesci come
i cefali fanno cosi.
La tecnica è quella della pesca in deriva classica: lancio di 45° a scendere, mending per evitare pance sulla coda o per rallentarla, controllo con la canna della passata.
Le passate possono essere eseguite lasciando lo streamer fluttuare nella corrente senza intervenire, oppure alternare questo stile con una passata con recupero a strappi.
La tecnica è quella della pesca in deriva classica: lancio di 45° a scendere, mending per evitare pance sulla coda o per rallentarla, controllo con la canna della passata.
Le passate possono essere eseguite lasciando lo streamer fluttuare nella corrente senza intervenire, oppure alternare questo stile con una passata con recupero a strappi.
Gli streamer non appesantiti e fluttuanti sono, come si
potrà intuire, più efficaci muovendosi
sinuosamente nella corrente permettono presentazioni naturali, le più
apprezzate dalle spigole mediterranee.
Danilo Palermo